Con l'espressione cardinali conservatori si intendono quei cardinali della Chiesa cattolica che nel governo delle diocesi loro affidate o nella gestione dei vari dicasteri della Curia romana esprimono propositi di mantenimento delle posizioni della Dottrina cattolica con una ermeneutica della continuità nei confronti del Concilio Vaticano II e nel solco della tradizione.
Origine del termine[]
Il termine si sviluppa a partire dalla seconda metà del XX secolo ed è di derivazione giornalistica utilizzato inizialmente per definire le intenzioni di voto e appoggio di cardinali nei vari conclavi. Soprattutto in seguito al Concilio Vaticano II il significato del termine si allarga riguardando le posizioni dei vari cardinali, ed anche vescovi rispetto a questa assise ed alle scelte pastorali e non a divergenze sul piano dottrinale.
Elenco dei cardinali[]
Di seguito vi è un elenco sommario dei cardinali che molto spesso vengono definiti conservatori dai giornalisti e vaticanisti in relazione alle loro prese di posizione:
- S.E. Cardinale Giuseppe Siri
- S.E. Cardinale Alfredo Ottaviani
- S.E. Cardinale Francis Joseph Spellman
- S.E. Cardinale Antonio Bacci
- S.E. Cardinale Domenico Bartolucci
- S.E. Cardinale Raymond Leo Burke
- S.E. Cardinale Darío Castrillón Hoyos
- S.E. Cardinale Walter Brandmüller
- S.E. Cardinale Giacomo Biffi
- S.E. Cardinale Mauro Piacenza
- S.E. Cardinale Carlo Caffarra
- S.E. Cardinale Angelo Scola
Voci correlate[]
- Cardinali progressisti
- Coetus Internationalis Patrum
- Cardinale
- Collegio cardinalizio
- Ermeneutica del Concilio Vaticano II
Fonti[]
- Voce Cardinali_conservatori di Wikipedia in italiano (base per questa voce, versione di riferimento, aggiornamenti effettuati)