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Gioele Magaldi (Roma, 14 luglio 1971) è uno scrittore e massone italiano.

Fondatore e portavoce del movimento d'opinione nato internamente al Grande Oriente d'Italia, conosciuto come Grande Oriente d'Italia Democratico[1] (semplificato in Grande Oriente Democratico o anche conosciuto con l'acronimo GOD)[2] e fondatore del movimento d' opinione per il rinnovamento della sinistra italiana Democrazia Radical Popolare[3], è uno studioso di spiritualismo e delle diverse correnti spirituali ed esoteriche d'Europa,[4] oltre che l'autore del saggio Massoni: società a responsabilità illimitata, con cui ha inteso far luce su nomi, decisioni e retroscena occulti, nazionali e internazionali, del potere e degli eventi del mondo.[5]

Biografia[]

Gioele Magaldi nasce a Roma il 14 luglio 1971 dove praticherà gli studi in Filosofia laureandosi con lode all' Università La Sapienza. Nel 1998 Gioele Magaldi viene iniziato alla massoneria nella loggia di Har Tzion/Monte Sion n.705 di Roma facente parte del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani anche conosciuto come GOI, dove dopo aver conseguito il 30º grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato[6], nel 2005 conseguì lo status massonico di Maestro Venerabile.[1] Nel 1999 inizia la sua carriera di scrittore e saggista dedicandosi soprattutto alla filosofia e storia delle culture esoteriche. Nel 2003 pubblica la raccolta di poesie dal titolo Ut philosophia poesis. Poesie filosofiche politiche iniziatiche.

Nel 2004 prende parte alla campagna elettorale del Grande Oriente d'Italia per l' elezione del Gran Maestro a sostegno di Gustavo Raffi che allora si presentava per il suo secondo mandato. Di lì a breve, Gioele Magaldi prenderà sempre più le distanze da Gustavo Raffi e il suo Gran Segretario Giuseppe Abramo, a cui era molto vicino, con dichiarazioni riguardanti presunti metodi e derive illiberali del GOI[6]. Ne segue un lungo conflitto con quello che lo stesso Magaldi chiamò "il tentativo di annientare Gioele Magaldi sotto ogni profilo: massonico, esistenziale, relazionale, professionale"[6] ed il tentativo di espellerlo con procedimenti giudiziari non ancora definitivamente conclusi, che si alternano fra giustizia interna al GOI e Tribunali Civili.[7] Nel 2010, assieme ad un gruppo di altri massoni del GOI, da vita al movimento d'opinione Grande Oriente d'Italia Democratico (conosciuto anche come Grande Oriente Democratico o con l' acronimo GOD) proponendosi l' intento di riformare sia la struttura interna del GOI che le modalità con cui il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani si propone verso l' esterno e verso la società, proponendo più trasparenza in questo senso. Ad oggi il GOD, che dichiara di avere numerosi sostenitori e adesioni crescenti, sembra essere il principale oppositore della corrente raffiana nel GOI.[7]

Lettere Aperte al "Fratello" Silvio Berlusconi[]

Lettera Aperta N°1 al "Fratello" Silvio Berlusconi[]

Il 26 luglio 2010 Gioele Magaldi invia la sua Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi'[8]. Destinata a fare un certo clamore, verrà ripresa prima da Dagospia che ne fa una recensione[9], poi da Current TV, sulla quale farà un reportage con intervista al suo autore.[10]

La lettera, che si apre ricordando il carattere indelebile dell'iniziazione massonica e tracciando la storia della sua iniziazione, continua dichiarando la volontà di far luce sul passato massonico e sui legami con la cultura esoterica di Silvio Berlusconi: "adesso che si avvicina il redde rationem con la Storia e con l’Ultima Grande Iniziazione (quella che passa per gli Inferi e per mondi ultra-terreni), mi permetterai di rendere giustizia a taluni tratti alti e nobili del Tuo percorso umano ed esistenziale, liberandoti una volta per tutte da quella sapiente “maschera dissimulatrice”,che pure ti è stata tanto utile nel consolidamento del tuo Potere terreno"[8]. Vengono quindi elencate una serie di pratiche magiche e simbologie esoteriche di cui il "fratello Silvio" sarebbe un abile conoscitore, oltre ai legami con "precisi personaggi, cenacoli e logge dell’establishment massonico mondiale" ai quali sarebbe collegato il potere imprenditoriale, mediatico e politico di Berlusconi dagli anni '70 fino ad oggi.[8]

La lettera passa poi a "diffide" ed "ammonimenti" a nome del GOD elencate in 8 punti rispetto a potenziali scelte del governo in direzioni liberticide ed illiberali e riguardanti vita politica, giudiziaria e mediatica dell' Italia.

La terza parte della lettera chiama in causa la sinistra alla quale dopo l'esortazione a costituire al più presto una coalizione per eventuali elezioni vicine, da consigli ed ammonimenti a quest'ultima volti a rivelarne anche debolezze e complicità.

Lettera Aperta N°2 al "Fratello" Silvio Berlusconi[]

A questa prima lettera, alla vigilia della votazione della fiducia al governo del 14 dicembre che seguì alla cacciata dei Finiani dal Popolo delle Libertà, Gioele Magaldi invierà la sua Lettera Aperta N°2 al Fratello Silvio Berlusconi del 9 dicembre 2010[11] Anche questa lettera fu ripresa e rimbalzata nel web da molti altri siti internet e Current TV ne fece uno speciale.[12]

La lettera si apre ricordando all'allora presidente del consiglio, gli errori compiuti in seguito alla poca lucidità che la prima lettera aveva generato in lui, rimproverandolo per non aver prestato ascolto alle "diffide" ed "ammonimenti" a lui rivolte. Secondo la lettera le due principali reazioni messe in moto da Silvio Berlusconi furono, da un lato l'ordine del silenzio stampa sulla missiva, cercando di farla passare in sordina con l'utilizzo delle capacità di influenzare sia i principali mezzi di comunicazione, sia un gran numero di giornalisti di destra e di sinistra, dall'altro l'inizio di una caccia al traditore e all'infiltrato che lo porterà a cacciare numerosi aderenti al Popolo delle Libertà che nulle avevano a che fare con il Grande Oriente Democratico, come nel caso di Gianfranco Fini e dei finiani.[11]

Parla poi della poca credibilità di Berlusconi a livello internazionale, insinuando che la vicenda Wikileaks legata a Julian Assange potrebbe essere stata in qualche modo pilotata da Obama e dagli USA, che facendo trapelare informazioni segrete avrebbero fatto sapere al premier e agli italiani cosa pensavano di Berlusconi: "Il messaggio è forte e chiaro: Berlusconi è un alleato infido e inaffidabile, lingua in bocca con l’altrettanto infido Gheddafi, con l’anti-israeliano Erdogan, con Putin (cui consegna un pericoloso controllo sull’approvvigionamento energetico italiano, al di fuori dell’alleanza atlantica)."[11]

La seconda parte della lettera è incentrata su 6 "faterni consigli" sulle politiche e strategie da prendere per il bene del paese.

La lettera si chiude dichiarando che il GOD, pur avendo i numeri e le possibilità per far cadere il governo alla votazione della fiducia, lo lascerà ancora governare per fare in modo che gli italiani valutino appieno il suo operato: "dategli la fiducia, fatelo continuare nella sua opera di (mal) governo. E’ il miglior modo per aprire definitivamente gli occhi di chi ti ha votato, spesso in buona fede."[11]

Opere[]

  • Ut philosophia poesis. Poesie filosofiche politiche iniziatiche (2004, Pericle Tangerine )
  • I tarocchi massonici, (2007, Pericle Tangerine)
  • Giordano Bruno e l'alchimia, (2007, Pericle Tangerine)
  • Alchimia. Un problema storiografico ed ermeneutico, (2010, Mimesis)
  • MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le ragioni profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo (in uscita, Chiarelettere) coautore con Laura Maragnani[5]

Note[]

Altri progetti[]

Collegamenti esterni[]

Fonti[]




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